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Il problema del ricambio generazionale in determinati settori professionali è una questione complessa che coinvolge diversi aspetti sociali, economici e demografici. In molte industrie, specialmente in settori tecnici e manifatturieri, si sta assistendo a un invecchiamento della forza lavoro, con una scarsa presenza di giovani pronti a subentrare.
“Molti settori tradizionali, tra i quali l’industria manifatturiera, hanno una forza lavoro composta in gran parte da persone più anziane. E quando i lavoratori più anziani vanno in pensione, non ci sono abbastanza nuovi ingressi a coprire il divario” spiega Domenico Miele, socio di Tempjob e Responsabile di Tempjob Academy.
“C’è spesso uno scollamento tra le competenze che i giovani acquisiscono attraverso l’istruzione e quelle richieste dal mercato del lavoro. In alcuni settori, la formazione tecnica specializzata, che richiede anni di esperienza pratica, è meno popolare tra i giovani, che preferiscono indirizzarsi verso settori più moderni e digitali”. Continua Domenico “Questo è evidente in ambiti come l’artigianato e la meccanica, dove le competenze non sempre si apprendono nelle scuole, ma attraverso l’esperienza diretta”.
Alcuni settori tradizionali faticano ad attrarre le nuove generazioni a causa della percezione di condizioni di lavoro meno favorevoli rispetto ad altri ambiti. Lavori faticosi o manuali, bassi salari e scarse possibilità di carriera possono scoraggiare i giovani dal considerare tali professioni. Anche se la realtà è ben diversa. Nella metalmeccanica i salari sono ottimi e le possibilità di carriera non mancano.
Trasmissione delle competenze e formazione
Un problema riguarda la trasmissione del know-how. Nei settori in cui la conoscenza si basa molto sull’esperienza pratica e sulla manualità (come l’artigianato o il settore tecnico), la perdita dei lavoratori più anziani porta con sé un bagaglio di competenze difficilmente sostituibile. Spesso non ci sono strutture adeguate per formare i giovani apprendisti, e la formazione avviene quasi esclusivamente all’interno delle aziende, rendendo il trasferimento delle competenze più lento e frammentario.
“Tempjob Academy, grazie ai suoi corsi, colma il gap tra domanda e offerta, unendo formazione e preparazione con le esigenze specifiche e reali delle aziende e, più in generale, del mercato” afferma Domenico Miele, “perché solo così le aziende potranno trovare il personale qualificato di cui hanno bisogno”.
La chiave per uscire dal problema del ricambio generazionale sembra essere quella dell’apprendimento: una formazione basata sui bisogni che ogni specifico ruolo aziendale deve soddisfare, personalizzata dunque sulle esigenze delle aziende.
Ma serve anche lavorare per cambiare la percezione sociale di alcune professioni, valorizzando le competenze tecniche e specializzate come essenziali per l’economia, e favorire politiche che rendano più attrattivi i settori tradizionali.
